Monday 27 January 2014

Guinness

Guinness, la vera birra nera

Hai capito gli irlandesi? Durante al Seconda Guerra Mondiale era neutrale – a questo proposito gustatevi due pelllicole, La cruna dell’ago e The eaugle has landed e poi mi saprete dire -  si accingevano a invadere la Germania nazista con la birra Guinness. Nera. Infatti sono state ritrovate lettere, della Benson di Londra che si ccupava delle campagne pubblicitarie della famosa birra irlandese, e i bozzetti che l’artista di Newcastle John Gilroy, che allora disegnava tutte le campagna pubblicitarie della Guinness, produsse per la possibile campagna pubblicitaria. Un soldato della Werhmacht che beveva una pinta e, sorridente e col fucile in spalla, diceva “e’ tempo di una Guinness” oppure una flotta di tucani, gli uccelli associati alla  Guinness, che portavano sul becco due pinte di birra e volavano felici sulla Porta di Brandeburgo, lo Stadio Olimpico e insieme a un dirigibile Zeppelin. La guerra, la Seconda Guerra Mondiale, ha poi cancellato la sete. Col sangue di olytre 50 milioni di persone.

Vi piace l’horror?  Tanto tanto? Dato che siamo in tema di nazismo e nazisti non lasciatevi assolutamente scappare Dead snow, film norvegese diretto da Tommy Wirkola. Tre coppie che vanno in vacanza in un’isolata casetta nell’innevatissima Norgegia. Neve e non solo. Anche per quel che riguarda il cinema horror, mi dispiace, ma l’Europa e’ secoli avanti agli Stati Uniti. E senza lordare gli spettatori di sangue. E di seguiti, e un giorno ve ne faro’ un’elenco. Se questa falsariga non perdete anche Outpost, questo un prodotto inglese. Non dico nulla sulle trame di quasi nessun dvd o film, non sono specifico perche’ non voglio rovinare la sorpresa. Sarete pochi a leggermi ma non voglio svelarvi tutto prima. E poi rilassatevi, per cortesia, buoni buoni.

Niente sangue ma semplice poesia popolare quella di  un bel piccolo film italiano, in bianco e nero, del 1953. Vi riappacificherete con una cinematografia imperdibile e straordinaria.  Dove comoscenze, connivenze, nudita’  e volgarita’ non facevano l’attore o l’attrice o i regista o glisceneggiatori. Siamo donne. Con, in ordine di apparizione. Alida Valli,  Ingrid Bergmam, Isa Miranda e Anna Magnani, piu’ un prologo protagoniste Anna Amendola e Emma Danieli,. Donne che raccontano episodi che sono realmente accaduti loro. I registi? Alfredo Gaurini per il prologo poi Vallli/Franciolini, Bergman/Rossellini, Miranda/Zampa e Magnani/Visconti. La piu’ bella e radiosa? Alida Valli. E Anna Magnan, scusate, la romana Anna Magnani e’ Anna Magnani. Disintossicatevi, guardatelo. E ricorderete chi siete e da dove venite. E dove volete andare. E con chi. Con chi.

Il fratello poliziotto di Saverio Bellante, l’assassino-cannibale di Tom O’Gourman, ucciso per una partita a scacchi,  e’ arrivato a  Dublino per seguire l’inchiesta su suo fratello. Aperta e chiusa perche’ Bellante ha dicharato subito la sua colpevolezza. Francesco, cioe’ il fratello poliziotto, Saverio e la sorella, rimasta in Sicilia pietrificata dall’orrore,  sono cresciuti nel quartiere operaio di Palermo chiamato Guadagna. Operaio, non cannibale. Una partita a scacchi mortale sul serio per il povero Tom.

L’Investigatore mi chiede se Ordinary love, che si sente nei titoli di coda del magnifico e struggente  Mandela : long walk to freedom degli U dovrebbe vincere il premio Oscar e io gli dico  e gli ripeto  di si’. Questo non e’ mondo che vogliono far crederci che sia, noi , centinaia di milioni di noi, siamo gente ordinaria. Ordinary pepole. E quando si arrabbia la gente ordinaria...

Re-Italy

If you, the Sunday Times, put Silvio Berlusconi on the cover, you, your journalist interviews him and he allows him to declare that he never paid a woman in his life it means that you don’t know anything at all about  him, Craxi ad Italy since the Seventies. Nothing at all. Was I paying 2500 euro a month, giving them a proper flat, to the young ladies who went to his elegant parties, the so called bunga-bunga parties? Was I condemned by a supreme court because I paid an underage Moroccan prostitute? Was I to phone the central police headquarters in Milan and tell them to free immediately the young lady, arrested because she was shoplifting, and say to the police a gigantic lie? That she was the niece of the deposed Egyptian dictator Hosny Mubarak. I am sorry, deeply sorry, but this is not journalism. This is pure rubbish.

Ricordate, sara’ una risata che li seppellira'.


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