E’ morto Poirot
Ieri sera abbiamo detto addio, televisivamente
parlando, al detective belga Hercole Poirot. Proprio a Styles Court, la grande
magione nobile che lo vide protagonista, insieme all'amico maggiore Hastings, della sua prima avventura. Piu’ di 70
casi che hanno messo a dura prova le famose “cellule grigie” di Poirot, e le nostre,
ma che in David Suchet, attore teatrale inglese, hanno trovato il Protagonista Perfetto. Assai
piu’ di Peter Ustinov e di Albert Finney. Puntata finale, straordinaria, per
una vicenda che dame Agatha Christie scrisse negli anni ’40 ma che tenne gelosamente
in banca fino al ’75. Dopo la trasmissione dell’ultima puntata la
Utv, la televisione dell’Ulster, ha mandato in onda il documentario Being
Poirot in cui l’interpete David Suchet racconta la sua relazione di 25 anni con
il famoso investigatore privato creato da dame Agatha Christie e secondo solo,
credo e penso, a Sherlock Holmes. Che dire se non grazie infinite alla
Christie, Poirot e Suchet? Io, intanto, aspetto ansioso un cofanetto di dvd? Di
chi? Ma di Poirot, ovviamente
Oggi Carlo d’Inghilterra
compie 65 anni e siccome siamo nati nello stesso anno - io, Roberto e lui, e per anni in familgia
abbiamo molto la marmellata che produce il primo rampollo di Elisabetta e
Filippo, si abbia i migliori auguri insieme
all’amata Camilla.
George Ivan
Morrison, per i fans e noi adoratori solo Vaan Morrison, ha ricevuto la piu’ alta onoreficenza
nordirlandese, e’ li’ che e’ nato, ma si fa pagare per suonare. In occasione
del concerto che seguira’ la consegna della Freedom of Belfast. L’ineffabile Van, infatti, ricevera’ 36mila
sterline per cantre e suonare, superbamente come sempre, 90 minuti. E’ un grande poeta. Che bada al
portafoglio.
Come Robert
Zimmermann da Duluth, in arte Bob Dylan, israelita convertito al cattolicesimo
e poi di nuovo israelita, che si fece pagare, tra i 300 e in 500 milioni per
cantare, si fa sempre per dire, davanti al papa polacco a Bologna, e su quel palco sali' anche il devoto Celentano. Come non bastasse come ha ridotto la Francia con la sua
non-politica Francois Hollande ha conferito la piu’ alta onoreficenza artistica
francese al poeta del Minnesota e anche in questo caso sono piovute critiche
ferocissime. Ma Hollande, tra un discorso e l’altro per salire la piramide del
potere d’oltrAlpe, sa , conosce la poesia e i poeti francesi, suoi comptrioti?
Non si vergogna neanche un po’?
Finisce un’epoca,
che ha segnato piu’ generazioni. Paul McGuinness, 64 anni, l’uomo che ha creato
e fatto unici gli U2, ha deciso di ritirarsi. E ha fatto bene. Benissimo. Adam
Clayton si e’ sposato e vive a Lonfdra con la giovane moglie brasiliana, non
modella. Larry Mullen jr. fa, come sempre, vita di famiglia e sta puntando al
cinema, The Edge e Bono fanno Bono e The Edge. Uno parla e investe, l’altro
investe. Sono il gruppo di maggior successo della storia del rock . E se lo
meritano. Nonostante il libro, e qui parlo solo di Paul “Bono” Hewson e di Dave “The
Edge” Evans, Song of Spider-ma di Glen Berger che gtraccia
la travagliatissima storia della costosissima commedia musicale, la piu’ ostosa
della storia di Broadway, musicata da Bono e The Edge. Forse i due aavrebbero fatto bene a documentarsi sui musicali
di Broadway prima di liquidarli come “pantomine”, ccome quelle tradizionali
irlandesi natalizie, cosi’ magari avrebbero ridotto i costi e i ritardi visto
che vennero ingaggiati 10 anni fa e il musical apri’ ufficialemente solo nel
giugo 2011. Onestamente che Bono non sapesse che You’ll never walk alone, la
canzone cantata dai fans del Liverpool,
che la cazone era nato per il palcoscenico non mi colpisce affatto. Mi colpisce
assai piu’, e positivamente, che l’82%
dei biglietti si vende a 75 dollari l’uno. Anche in questo caso aria di
record di Broadway maciullati. Alla faccia di chi odia ilquartetto, e specialmente
Bono e The Edge. McGuinness vendera’ il suo Principle Management quasi
sicuramente a Live Nation, che ha gia’ Madonna e altri, e qui a Dublino
gestisce i posti migliori per sentire e vedere musica, la O2 Arena, ex Point
Depot, e il Bord Gas Theatre. Finalmente l’astuto, bravo Paul si potra’ godere
il buon vino, la buona tavola e le macchine superveloci. Come ha recentemente dichiarato
Bono in tv a Gay Byrne che gli chiedeva dello spostamento di molte attivita’ a
loro collegate in Olanda per pagare meno tasse, “we’re businnessmen”, siamo
uomini d’affari. Candore e sincerita’ rivoliuzionari in un modo che abbonda di
poeti, vati, artisti, visionari, condottieri, messia. Come direbbero nella mia
citta’ natale “semo i piu’ bravi e bigna che paghi”. Giustissimo. Paul, un
grande amico: buona pensione dorata. E speriamo di berci unapinta insieme a
Killatrney, con Bono e The Edge e Adam e Larry. Che vidi, per la prima volta, nel
defunto Dandelion Market a Stephen’s
Green, Dublino, nel dicembre ’79.
“Oh yes we can
love, a history of glam rock” sara’ materia di domani, ora mi attende il cinema,
il solito, adorato IFI, il film cileno
Gloria di cui si scrive un gran bene.
Finisce un’epoca,
che ha segnato piu’ generazioni. Paul McGuinness, 64 anni, l’uomo che ha creato
e fatto unici gli U2, ha deciso di ritirarsi. E ha fatto bene. Benissimo. Adam
Clayton si e’ sposato e vive a Londra con la giovane moglie brasiliana, non
modella. Larry Mullen jr. fa, come sempre, vita di famiglia e sta puntando, e fa bene, al
cinema, The Edge e Bono fanno Bono e The Edge. Uno parla tanto e investe, l’altro
investe. Sono il gruppo di maggior successo della storia del rock . E se lo
meritano. Nonostante il libro, e qui parlo solo di Paul “Bono” Hewson e di Dave “The
Edge” Evans, Song of Spider-ma di Glen Berger che traccia
la travagliatissima storia della costosissima commedia musicale, la piu’ ostosa
della storia di Broadway, musicata da Bono e The Edge. Forse i due avrebbero fatto bene a documentarsi sui musicals di Broadway prima di liquidarli come “pantomine”, come quelle tradizionali
irlandesi natalizie. Magari cosi’ avrebbero ridotto i costi e i ritardi visto
che vennero ingaggiati 10 anni fa e il musical apri’ ufficialemente solo nel
giugo 2011. Onestamente che Bono non sapesse che You’ll never walk alone, la
canzone cantata dai fans del Liverpool, era nato per il palcoscenico non mi colpisce affatto. Mi colpisce
assai piu’, e positivamente, che l’82%
dei biglietti del fantasmagorico musical si vende a 75 dollari l’uno. Anche in questo caso aria di
record di Broadway maciullati. Alla faccia di chi odia ilquartetto, e specialmente
Bono e The Edge. McGuinness vendera’ il suo Principle Management quasi
sicuramente a Live Nation, che ha gia’ Madonna e altri, e qui a Dublino
gestisce i posti migliori per sentire e vedere musica, la O2 Arena, ex Point
Depot, e il Bord Gas Theatre. Finalmente l’astuto, bravo Paul si potra’ godere
il buon vino, la buona tavola e le macchine superveloci che adora guidare. Come ha recentemente dichiarato
Bono - commovente finoalle lacrime il pezzo che ha scritto per ricordare Lou Reed - in tv a Gay Byrne che gli chiedeva dello spostamento di molte attivita’ a
loro collegate in Olanda per pagare meno tasse, “we’re businnessmen”, siamo
uomini d’affari. Candore e sincerita’ rivoluzionari, e tantissima silenziosa beneficenza, in un rutilnte mondo che abbonda di
poeti, vati, artisti, visionari, condottieri, messia. Come direbbero nella mia
citta’ natale “semo i piu’ bravi e bigna che paghi”. Giustissimo. Paul, un
grande amico: buona pensione dorata. E speriamo di berci presto una pinta insieme a
Killatrney, con Bono e The Edge e Adam e Larry. Che vidi, per la prima volta, nel
defunto Dandelion Market a Stephen’s
Green, dublino, nel dicembre ’79.
“Oh yes we can
love, a history of glam rock” sara’ materia di domani, ora mi attende il cinema,
il solito, adorato IFI, il film cileno
Gloria di cui si scrive un gran bene e vedremo se ne varara' la pena come Philomena con dame Judy Dench e Steve Coogan, comicamente straordinario con il suo alter ego televisivo Alan Partrigde.
Ricordatevi, e tenetelo sempre bene in mente, sara’
una risata che vi seppellira’. Non voi, ovviamente.E’ morto Poirot
Ieri sera abbiamo ditto addio, televisivamente
parlndo, con il detective belda Hrrcole Poirot. Proprio a Styles Court, la grande
magione nobile che li vide protagonisti della loro prima avventura. Piu’ di 70
casi che hanno a dura prova le famose “cellule grigie” di Poirot, e le nostre,
ma che in David Suchet, attore teatrale inglese, hanno trovato il Protaginista Perfetto. Assai
piu’ di Peter Ustinov e di Albert Finney. Puntata finale, straordinaria, per
una vicenda che dame Agatha Christie scrisse negli anni ’40 ma che tenne gelosamente
in banca fino al ’75. Dopo la trasmissione dell’ultima puntata di Poirot la
Utv, la televisione dell’Ulster, ha mandato in onda il documentario Being
Poirot in cui l’interpete David Suchet racconta la sua relazione di 25 anni con
il famoso investigatore privato creato da dame Agatha Christie e secondo solo,
credo e penso, a Sherlock Holmes. Che dire se non grazie infinite alla
Christie, Poirot e Suchet? Io, intanto, aspetto ansioso un cofanetto di dvd? Di
chi? Ma di Poirot, ovviamente
Oggi Carlo d’Inghilterra
compie 65 anni e siccome siamo nato nello stesso anno e per anni in familgia
abbiamo molto la marmellata che produce il primo rampollo di Elisabetta e
Filippo abbia i migliori auguri insieme
all’amata Camilla.
A George Ivan
Morrison, per i fans e noi adoratori solo Vaan Morrison, ha ricevuto la piu’ alta onoreficenza
nordirlandese, e’ li’ che e’ nato, ma si fa pagare per suonare. In occasione
del concerto che seguira’ la consegna dell’onoreficenz a Freedom of Belfast l’ineffabile Van, infatti, ricevara’ 36mila
sterline per suonare, superrbamente come sempre, 90 minuti. E’ un grande poeta. Che bada al
portafoglio .
Come Robert
Zimmermann da Duluth, in arte Bob Dylan, istraelita convertito al cattolicesimo
e poi di nuovo isreaelita, che si fece dare tra i 300 e in 500 milioni per
cantare, si fa sempre per dire, davanti al papa polacco a Bologna, c’era anche
il Molleggiato. Come non bastasse come ha ridotto la Francia con la sua
non-politica Francois Hollande ha conferito la piu’ alta onoreficenza artstica
francese al poeta del Minnesota e anche in questo caso sono piovute critiche
ferocissime. Ma Hollande, tra un discorso e l’altro per salire la piramide del
potere d’oltrAlpe, sa , conosce la poesia e i poeti francesi, suoi comptrioti?
Non si vergogna neanche un po’?
Finisce un’epoca,
che ha segnato piu’ generazioni. Paul McGuinness, 64 anni, l’uomo che ha creato
e fatto unici gli U2, ha deciso di ritirarsi. E ha fatto bene. Benissimo. Adam
Clayton si e’ sposato e vive a Lonfdra con la giovane moglie brasiliana, non
modella. Larry Mullen jr. fa, come sempre, vita di famiglia e sta puntando al
cinema, The Edge e Bono fanno Bono e The Edge. Uno parla e investe, l’altro
investe. Sono il gruppo di maggior successo della storia del rock . E se lo
meritano. Nonostante il libro, e qui parlo solo di Paul “Bono” Hewson e di Dave “The
Edge” Evans, Song of Spider-ma di Glen Berger che gtraccia
la travagliatissima storia della costosissima commedia musicale, la piu’ ostosa
della storia di Broadway, musicata da Bono e The Edge. Forse i due aavrebbero fatto bene a documentarsi sui musicali
di Broadway prima di liquidarli come “pantomine”, ccome quelle tradizionali
irlandesi natalizie, cosi’ magari avrebbero ridotto i costi e i ritardi visto
che vennero ingaggiati 10 anni fa e il musical apri’ ufficialemente solo nel
giugo 2011. Onestamente che Bono non sapesse che You’ll never walk alone, la
canzone cantata dai fans del Liverpool,
che la cazone era nato per il palcoscenico non mi colpisce affatto. Mi colpisce
assai piu’, e positivamente, che l’82%
dei biglietti si vende a 75 dollari l’uno. Anche in questo caso aria di
record di Broadway maciullati. Alla faccia di chi odia ilquartetto, e specialmente
Bono e The Edge. McGuinness vendera’ il suo Principle Management quasi
sicuramente a Live Nation, che ha gia’ Madonna e altri, e qui a Dublino
gestisce i posti migliori per sentire e vedere musica, la O2 Arena, ex Point
Depot, e il Bord Gas Theatre. Finalmente l’astuto, bravo Paul si potra’ godere
il buon vino, la buona tavola e le macchine superveloci. Come ha recentemente dichiarato
Bono in tv a Gay Byrne che gli chiedeva dello spostamento di molte attivita’ a
loro collegate in Olanda per pagare meno tasse, “we’re businnessmen”, siamo
uomini d’affari. Candore e sincerita’ rivoliuzionari in un modo che abbonda di
poeti, vati, artisti, visionari, condottieri, messia. Come direbbero nella mia
citta’ natale “semo i piu’ bravi e bigna che paghi”. Giustissimo. Paul, un
grande amico: buona pensione dorata. E speriamo di berci unapinta insieme a
Killatrney, con Bono e The Edge e Adam e Larry. Che vidi, per la prima volta, nel
defunto Dandelion Market a Stephen’s
Green nel dicembre ’79.
“Oh yes we can
love, a history of glam rock” sara’ materia di domani, ora mi attende il cinema,
il solito, adorato IFI, il film cileno
Gloria di cui si scrive un gran bene
Ricordate, sara’
una risata che vi seppellira’. Non voi, ovviamente.