Saturday 30 November 2013

Clemons, Jake Clemons

Clemons, Jake Clemons

Per anni  abbiamo avuto lo zio, Clarence “Big Man” Clemons,  ma ora sono gia’ quasi tre anni che l’amatissimo, gigantesco Clarence no c’e’ piu’ – strano a dirsi ma l’ultima volta che ci incontrammo e parlanmmo e scherzammo fu proprio qui a Dublino – Jake puo’ mostrare quel che vale.  Nato in Virginia e cresciuto in California, a Venice Beach, e’ proprio li’ che, consigliato dallo zio, prese per la prima volta il sassofono in mano. E comincio’ a suonare. Poprio come Bruce. Andava nei posti, diceva che col suo gruppo avrebbe suonato  una settimana gratuitamente poi, se andava bene, il proprietario l’avrebbe pagato. E poi, regolarmente, la settimana successiva il proprietario pagava. Proprio come fece Springsteen, guardato con adorazione dalla finestra della sua camertta da letto da un ragazzino che si chiamava John Bongiovanni, quando si presento’ al proprietario dello Stone Pony e si mise a trattare. Per quello che ha il sopranome che ha. Boss. Il capo. Come Bruce Jake ha inanellato concerti su concerti, anche 305 in un anno, e ora col suo gruppo quella politica di lavoro durissimo sta pagando. Ha persino rinunciato al suo sport preferito, il surf, visti i continui spostamenti che fa con il suo indefesso lavoro di musicista. Anche se nell’ultimo tour, con Bruce, ha fatto surf in Francia e Spagna. E spera di farlo anche qui in Irlanda. Ottimo musicista, lavoratore modesto, strumentista preparato:  suo zio sara’ orgoglioso di lui. E anche noi. Vale la pena sentirlo.

Lo scandalo che ha colpito il calcio inglese non accenna a quietarsi e Arsene Wenger, allenatore dell'arsenal primo in classifica in Premieshop ma 20 anni fa allenatore del Monaco, rIcorda la valanga che travolse l’ Olimpique Marsiglia e il calcio francese. Quando i dirigenti dell’OM offrirono 250mila franchi a testa a quattro giocatori del Valenciennes per “levare il piede dall’acceleratore”. I quattro non li stettero minimamente a senire, andarono subito alla polizia a dire tutto quel che sapevano. Cosi’ scoppio’ lo scandalo che ha sconvolto il calcio francese. E lo ha pulito e rifondato. A tutt’oggi il football inglese, in questo caso preso di mira da un’organizzazione criminale di Singapore, non e’ il solo  dover fronteggiare una simile evenienza. Detto della Francia ecco la Cina, la Finlandia, la Germania, l’Italia, l’Ungheria, la Turchia, il Brasile, l’Australia e lo Zimbabwe. Tutto il mondo e’ paese.

Se un poliziotto di Dresda vi invita galantemente  a cena rifiutate. Cortesemente ma fermamente. Era putroppo gia’ successo in passato ma questa volta il crimine orrendo ha scosso profondamente la Germania. Perche’ il criminale, efferato e feroce, e’ un tutore dell’ordine. Non faccio nomi. Cosa ha scosso cosi’ tanto i laboriosi crucchi? Beh...Un poliziottto di Dresda ha conosciuto, tramite un sito di feticisti, un signore di circa 60 anni che si offriva. Per essere mangiato. Cosa ha fatto il solerte tutore dell’ordine? Ha risposto prontamente all’annuncio, vittima e carnefice sono diventati amici. Poi sono tornati vittima e carnefice. Che, a questo punto, ha smembrato l’amico/vittima, ne ha cotto le parti che riteneva piu’succulente e se ne e’ fatto una bella scorpacciata. Capito il teutonico gourmet? Buongustaio. Nella mia citta’ natale, Roma, si dice “vatte a fida’ dell’amici”. Aggiungerei “nun te li magna’”.


 Ricordate, sara’ una risata che li seppellira’

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