Bestie da cinema
"Bestie da cinema" potrebbe titolare uno spiritosone ed invece sono storie che sfondano il cuore, almeno il cinema. Dopo innumerovoli
animali che ci hanno fatti divertire e commuove al cinema in in tv – la Cita
di Tarzan (sarebbe Cheetah, scimmia, in inglese) a Freddy il mulo parlante, lo stallone
Furia, i cani Rintintin. Lassie e Rex, un’orca, non quella assassina, di cui non ricordo in nome e chissa’ quanti
altri – adesso l’onore dello schermo tocca a un’orso e a un’elefante. Wjotek e
Sheila. Due storie esemplari che dimostrano come, quanto e profondamente animale
e uomo siano legati.
Wojtek era un’orso
bruno acquistato da cucciolo da alcuni militari polacchi stazionati nell’allora
inglese Persia/Iran visto che l’esercito polacco, quello che rimaneva dopo l’occupazione
nazista della Polonia, era aggregato all’esercito inglese. Il cucciolo di orso
bruno, Wiojtek, crebbe, dai suoi commilitoni imparo' ad apprezzare, sobriamente,
la vodka e le sigarette, e lavorava con i soldati polacchi. Lavorava? Ando' in guerra.
La Seconda Guerra Mondiale. E combatte' perfino la sanguinosissima battaglia di
Monte Cassino. Principalmente trasportando i proiettili ai cannoni. Ovviamente
da solo. La guerra fini," i nemici se ne vanno", molti sotto terra,
e i polacchi tornarono a casa. In Polonia. Non tutti. Alcuni scelsero di rifarsi una
vita in Scozia. E Wojtek fu tra loro. A Edimburgo, allo zoo. Dentro una gabbia. Dove divento' l’attrazione principale,
adorato e amato da grandi e piccini. Li’ rimase, riverito e rispettato, fino
alla meta’ degli anni ’50 quando mori’.
Visitato sempre dai vecchi commilitoni, che gli portavano vodka e sigarette, e
passavano molto tempo con lui. Che inizio' a lentamente spegnersi dentro
quando Peter, l'anato soldato che si occupava di lui, lascio’ Edimburgo e ando’a
Londra per sposarsi e per lavorare. Fini’il suo legame umano. Quando Wojtek mori’ gli fecero il funerale
solenne con tanto di cornamuse. E anche una statua. Era morto un veterano della
campagna d’Italia della Seconda Guerra Mondiale. Ora Hollywood si e’ appassionata
a questa incredibile storia vera – tranquilli, Rihanna, Lady Gaga e Miley Cirus
non saranno nel cast – e c’e’ guerra dura tra le case di produzione zampate vere, per
acquisire i diritti del libro di Alison Orr che racconta la commovente storia.
Solo le foto inserite nel libro meriterebbe un film, solo quelle.E cosi’ fascisti
e nazisti furono battuti, presi a cannonate e’ proprio il caso di dire, anche
da un grosso orso bruno. Wojtek, soprannominato il Guerriero Felice.
Se c’e’ una guerra, mondiale, se uno, una in
questo caso, fa il guardiano allo zoo e si occupa di elefanti, se un’elefantina
ha paura che si fa? Se la porta a casa. Questa e’ l’altra storia d’amore tra
animale e uomono che verra’ portata sullo schermo presto. Qui si sa gia’ il
nome del regista, Colin McIvor, e dello sceneggitatore, lo stesso McIvor, e
poco importa, dico e penso io, il nome di chi interpreta’ la guardiana, Reese
White spoon ha lvorato per anni al circo e proprio con gli elefanti . Perche’
la storia e’ di quelle indimenticabili. Nel 1941 il Royal Ulster Constabulary
uccise 23 animali dello zoo di Belast -sei lupi, due orsi polari, una iena, una
tigre, un puma e un un’orso bruno tra gli altri - per ordine del ministro per
la Sicurezza Nazionale che temeva che i
bombardamenti avrebbero fatto impazzire gli animali aggiungendo cosi’ caos,
confusione lutti ai lutti provenienti dal
cielo. Danise Weston Austin, una giovane
nordirlandese che fu una delle prime donne guardiane dello zoo, salvo’ Sheila, cosi’
si chiamava l’elefanina. La Weston Austin si portava a casa Sheia ogni sera e
la lasciava tranquilla in giardino nella casa dove avitava insieme ai genitori
nei pressi dello zoo. Lo zoo di Belfast aveva foto della famiglia inter con l’elefantina
ma nonil nome della guardiana, che era conosciuta come “’l’angelo degli
elefanti”. L a sua incredibile storia,
non dico altro, si intitolera’ Zoo e verra’ girata in Irlanda del Nord, Irlanda
e Canada, qui le scene relative allo zoo. La signora Weston Austin non ha mai
parlato e la sua identita’ e’ stata scoperta solamente 4 ani fa. Accolta,
presumo, da barriti di gioia.
La famiglia Brosnan
Last man out, tratto dal libro poliziesco The twelve di Stuart Nevile,
diventera’ un film, e speriamo che film d’azione, e vedra’ protagonisti Pierce
e Sean Brosna, non per la prima vola insieme sullo schermo ma stavolta
massicciamente. Sean e’ apparso come un; officiale nella serie tv della Hbo
Generation Kil e in Robison Crusoe accanto al padre. Last man out vedra’ Sean,
figlio di Pierce e della defunta moglie Cassandra Wilson, nei panni del padre da
giovane. Gerry Fegan, questo il nome del protagonista del film, e’ un ex militante
dell’Ira, che ha commesso molti omicidi, viene liberato dopo anni dal carcere e
braccato dai parenti delle sue vittime. Sembra interessante
Dylan&McCartney
Qualche parente del film di Brosnan ha del
tempo da perdere? Oltre quello per Gerry Fegan/Pierce Brosnan? No, perche’
incombono un nuovo tour di Bob Dylan e
il nuovo cd di di Paul McCartney. Nuove tappe del Neverendig Tour di Dylan e
nuova fatica discografica, certo per gli incauti ascoltatori, di McCartney. Dylan, mi scusino i maestri della critica e i
depositari del Verbo Canzonettaro, non fa una canzone bella che e’ una canzone
bella dal tempo di Hurricane, cioe’ gli inizi anni ’70. Si. Il poeta del
protesta, il menestrello, il vate di Duluth, Minnesota: ora si goda la meritata
pensione e non vada in giro a recitare incompresibili giaculatorie. Qualcuno a McCartney dovrebbe spiegare che essere stao
nei Beatles non e’, esattamente, come aver coperto la penicellina o aver
passeggiato sulla Luna. O aver sconfitto il cancro. Quando e’ ora di dire basta bisogna dire basta.
Bisogna saper dire basta. E piantarla di fare concerti improvvisati ovunque con
una testa, a 70 anni, di capelli castani che nemmeno un ventenne ha. E dei
dischi da solista, esclusi quelli con gli Wings, ne vogliamo parlare? Prima
McCartney- Lennon. La bestemmia delle bestemmie, ritrattata subito. Poi l’affermarei
convinto che i due chitarristi che lo accompagnano da anni in questa orrenda
pagliacciata sono molto meglio di George Harrison. Che io ho conosciuto e di
cui sono stato umilmente amico. Vergogna. Bob e Paul, vergogna. E rispettate il pubblico
e i defunti
Notizie
Dalla “grande stampa italiana”, vado di fretta, riporto che la modella brasiiana
Gisele Bunchen e’ tornata a sfilare dopo due anni, che Brooklin, figlio del
modello David, Beckham sta provando con gli allievi del Manchester United, la
squadra del padre quando giocava a pallone, che un culturista ha ballato e
fatto le mosse subito dopo un concorso, che la scorta dell’onorevole Berlusconi
e’ sempre a cercare il piccolo cane Dodo’, che, secondo John Elkann, il nuovo
ruolo dell’Italia nel mondo passa dal successo della Fiat e infine che Giulia “Servizio
Pubblico “ Innocenzi e’ stata bocciata agli esami per diventare giornalista.
Notizia sfuggita a tutta la stampa internazione ma non alla vigile “grande stampa
italiana”, Una domanda, dall’estero e da ignorante: ma quanto guadagnano i liguri
Giseppe Grillo, detto Beppe, e Maurizio Crozza? E il savonese Fabi Fazio? Permettetemi
un saluto ad una persona normale, che fa solo ridere a crepapelle, Checco
Zalone. So che non e’ l suo nome ma se qualcuno che lo conosce e’ tra i lettori
di questo blog gli porti i miei complimenti e saluti piu’ profondi e sinceri.
E il girotondo Berlusconi, Galliani e Barbara B sul MIlan...Dove me lo metti?
ReplyDeleteRobba da far accaponare la pelle! Silurato, poi no, forse gaziato dalla Barbara che bloccò la vendita di pato, suo garnde amore durato altri 2 giorni, e altri sfaceli vari!
Che tristezza!
Luca