Tuesday 5 November 2013

bestie da cinema

Bestie da cinema

"Bestie da cinema" potrebbe titolare uno spiritosone ed invece sono storie che sfondano il cuore, almeno il cinema. Dopo innumerovoli animali che ci hanno fatti divertire e commuove al cinema in in tv  –  la Cita di Tarzan (sarebbe Cheetah, scimmia, in inglese) a Freddy il mulo parlante, lo stallone Furia, i cani Rintintin. Lassie e Rex, un’orca, non quella assassina,  di cui non ricordo in nome e chissa’ quanti altri – adesso l’onore dello schermo tocca a un’orso e a un’elefante. Wjotek e Sheila. Due storie esemplari che dimostrano come, quanto e profondamente animale e uomo siano legati.  
Wojtek era un’orso bruno acquistato da cucciolo da alcuni militari polacchi stazionati nell’allora inglese Persia/Iran visto che l’esercito polacco, quello che rimaneva dopo l’occupazione nazista della Polonia, era aggregato all’esercito inglese. Il cucciolo di orso bruno, Wiojtek, crebbe, dai suoi commilitoni imparo' ad apprezzare, sobriamente, la vodka e le sigarette, e lavorava con i soldati polacchi. Lavorava? Ando' in guerra. La Seconda Guerra Mondiale. E combatte' perfino la sanguinosissima battaglia di Monte Cassino. Principalmente trasportando i proiettili ai cannoni. Ovviamente da solo. La guerra fini," i nemici se ne vanno", molti sotto terra, e i polacchi tornarono a casa. In Polonia. Non tutti. Alcuni scelsero di rifarsi una vita in Scozia. E Wojtek  fu tra loro. A Edimburgo, allo zoo. Dentro una gabbia. Dove divento' l’attrazione principale, adorato e amato da grandi e piccini. Li’ rimase, riverito e rispettato, fino alla meta’ degli anni  ’50 quando mori’. Visitato sempre dai vecchi commilitoni, che gli portavano vodka e sigarette, e passavano molto tempo con lui. Che inizio' a lentamente spegnersi dentro quando Peter, l'anato soldato che si occupava di lui, lascio’ Edimburgo e ando’a Londra per sposarsi e per lavorare. Fini’il suo legame umano.  Quando Wojtek mori’ gli fecero il funerale solenne con tanto di cornamuse. E anche una statua. Era morto un veterano della campagna d’Italia della Seconda Guerra Mondiale. Ora Hollywood si e’ appassionata a questa incredibile storia vera – tranquilli, Rihanna, Lady Gaga e Miley Cirus non saranno nel cast – e c’e’ guerra dura tra le case di produzione zampate vere, per acquisire i diritti del libro di Alison Orr che racconta la commovente storia. Solo le foto inserite nel libro meriterebbe un film, solo quelle.E cosi’ fascisti e nazisti furono battuti, presi a cannonate e’ proprio il caso di dire, anche da un grosso orso bruno. Wojtek, soprannominato  il Guerriero Felice.
    Se c’e’ una guerra, mondiale, se uno, una in questo caso, fa il guardiano allo zoo e si occupa di elefanti, se un’elefantina ha paura che si fa? Se la porta a casa. Questa e’ l’altra storia d’amore tra animale e uomono che verra’ portata sullo schermo presto. Qui si sa gia’ il nome del regista, Colin McIvor, e dello sceneggitatore, lo stesso McIvor, e poco importa, dico e penso io, il nome di chi interpreta’ la guardiana, Reese White spoon ha lvorato per anni al circo e proprio con gli elefanti . Perche’ la storia e’ di quelle indimenticabili. Nel 1941 il Royal Ulster Constabulary uccise 23 animali dello zoo di Belast -sei lupi, due orsi polari, una iena, una tigre, un puma e un un’orso bruno tra gli altri - per ordine del ministro per la Sicurezza  Nazionale che temeva che i bombardamenti avrebbero fatto impazzire gli animali aggiungendo cosi’ caos, confusione  lutti ai lutti provenienti dal cielo.  Danise Weston Austin, una giovane nordirlandese che fu una delle prime donne guardiane dello zoo, salvo’ Sheila, cosi’ si chiamava l’elefanina. La Weston Austin si portava a casa Sheia ogni sera e la lasciava tranquilla in giardino nella casa dove avitava insieme ai genitori nei pressi dello zoo. Lo zoo di Belfast aveva foto della famiglia inter con l’elefantina ma nonil nome della guardiana, che era conosciuta come “’l’angelo degli elefanti”.  L a sua incredibile storia, non dico altro, si intitolera’ Zoo e verra’ girata in Irlanda del Nord, Irlanda e Canada, qui le scene relative allo zoo. La signora Weston Austin non ha mai parlato e la sua identita’ e’ stata scoperta solamente 4 ani fa. Accolta, presumo, da barriti di gioia.

La famiglia Brosnan

Last man out, tratto dal libro poliziesco The twelve di Stuart Nevile, diventera’ un film, e speriamo che film d’azione, e vedra’ protagonisti Pierce e Sean Brosna, non per la prima vola insieme sullo schermo ma stavolta massicciamente. Sean e’ apparso come un; officiale nella serie tv della Hbo Generation Kil e in Robison Crusoe accanto al padre. Last man out vedra’ Sean, figlio di Pierce e della defunta moglie Cassandra Wilson, nei panni del padre da giovane. Gerry Fegan, questo il nome del protagonista del film, e’ un ex militante dell’Ira, che ha commesso molti omicidi, viene liberato dopo anni dal carcere e braccato dai parenti delle sue vittime. Sembra interessante

Dylan&McCartney

    Qualche parente del film di Brosnan ha del tempo da perdere? Oltre quello per Gerry Fegan/Pierce Brosnan? No, perche’ incombono  un nuovo tour di Bob Dylan e il nuovo cd di di Paul McCartney. Nuove tappe del Neverendig Tour di Dylan e nuova fatica discografica, certo per gli incauti ascoltatori, di McCartney.  Dylan, mi scusino i maestri della critica e i depositari del Verbo Canzonettaro, non fa una canzone bella che e’ una canzone bella dal tempo di Hurricane, cioe’ gli inizi anni ’70. Si. Il poeta del protesta, il menestrello, il vate di Duluth, Minnesota: ora si goda la meritata pensione e non vada in giro a recitare incompresibili giaculatorie. Qualcuno  a McCartney dovrebbe spiegare che essere stao nei Beatles non e’, esattamente, come aver coperto la penicellina o aver passeggiato sulla Luna. O aver sconfitto il cancro.  Quando e’ ora di dire basta bisogna dire basta. Bisogna saper dire basta. E piantarla di fare concerti improvvisati ovunque con una testa, a 70 anni, di capelli castani che nemmeno un ventenne ha. E dei dischi da solista, esclusi quelli con gli Wings, ne vogliamo parlare? Prima McCartney- Lennon. La bestemmia delle bestemmie, ritrattata subito. Poi l’affermarei convinto che i due chitarristi che lo accompagnano da anni in questa orrenda pagliacciata sono molto meglio di George Harrison. Che io ho conosciuto e di cui sono stato umilmente amico. Vergogna.  Bob e Paul, vergogna. E rispettate il pubblico e i defunti

Notizie


Dalla “grande stampa italiana”, vado di fretta, riporto che la modella brasiiana Gisele Bunchen e’ tornata a sfilare dopo due anni, che Brooklin, figlio del modello David, Beckham sta provando con gli allievi del Manchester United, la squadra del padre quando giocava a pallone, che un culturista ha ballato e fatto le mosse subito dopo un concorso, che la scorta dell’onorevole Berlusconi e’ sempre a cercare il piccolo cane Dodo’, che, secondo John Elkann, il nuovo ruolo dell’Italia nel mondo passa dal successo della Fiat e infine che Giulia “Servizio Pubblico “ Innocenzi e’ stata bocciata agli esami per diventare giornalista. Notizia sfuggita a tutta la stampa internazione ma non alla vigile “grande stampa italiana”, Una domanda, dall’estero e da ignorante: ma quanto guadagnano i liguri Giseppe Grillo, detto Beppe, e Maurizio Crozza? E il savonese Fabi Fazio? Permettetemi un saluto ad una persona normale, che fa solo ridere a crepapelle, Checco Zalone. So che non e’ l suo nome ma se qualcuno che lo conosce e’ tra i lettori di questo blog gli porti i miei complimenti e saluti piu’ profondi e sinceri.    

1 comment:

  1. E il girotondo Berlusconi, Galliani e Barbara B sul MIlan...Dove me lo metti?
    Robba da far accaponare la pelle! Silurato, poi no, forse gaziato dalla Barbara che bloccò la vendita di pato, suo garnde amore durato altri 2 giorni, e altri sfaceli vari!
    Che tristezza!
    Luca

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