Frank & John
Oggi sono venti
anni che l’Arte e’ orfana di Francis Vincent Zappa. Venti anni fa un tumore ala
prostata lo strappo’ ai tanti che lo amavano ancora lo amano. Io ho scritto di
musica sui giornali per lui e per George Ivan Morrison, in arte Van. Se la musica staunitense ha espresso
personalita’ superiori nel Novecento,
penso solo a Charles Ives, Vaungh Williams, John Cage, Terry Riley e Lamonte
Young, beh, Frank e’ stato una di
quelle. Genio autodidatta che lasciato dietro di se , in 53 anni di vita, 62
album pubblicati in vita, oltre a 30 postumi e innumerevoli omaggi. Due film
visionari, 200 motels e Baby snakes, e poi tanto, tanto, troppo di piu’. Una moglie
dorata, la bellissima Adelaide Gail Sloatman, e quattro adorati figli: Moon, Dweezil, grande chitarrista ma non come suo padre, Ahmet
e Diva. Maestro di innumerevoli musicisti poi divenati famosi, primo tra tutti il
chitarrista Steve Vai, e signore della contaminazione tra rock, musica classica
e musica d’avanguardia. La mia prima
recensione musicale riguardava un suo concerto, indimenticabile, all’Hallenstadion,
il velodromo, e altro ancora, di Zurigo. E dopo il concerto, ci ero andato a spese
mio in treno da Roma a Milano e poi in pullmann da Torino a Zurigo con ritorno
a Milano e poi treno fino a Roma, mi avvicinai, sono patologicamente timido,
alle transenne e a uno che lavorava per Zappa - solo dopo ho cominciato a
chiamarli roadies e questo ho fatto per tutta la vita dove mi sono stati sempre
fedeli, preziosi, utili compagni di lvoaro - gli diedi una maglia di fittissima
lana, colore blu acceso e scritte cucite in giallo, del gruppo ciclistico del
mio posto di lavoro. Zurigo, Svizzera. Come Ginevra e il lago, non Lancillotto.
I Deep Purple stavano registrando li’, al Rolling Stones Mobile Studio, Frank e i Mothers of Invention
suonavano al Casino diMontreux, sempre sul lago e vicino a Ginevra. Ironia
della sorte era un 4 dicembre, del 1971. Mentre suonavano si sviluppo’ un
pericoloso incendio, nessun morto, ma il fumo si propago’ sulla superficie del
lago quindi...Smoke on the water. Il mio
ricordo piu’ caro e prezioso di quegli anni,
del mio lavoro e della mia passione per il blues e il rock, resta una copia del
suo album Hot Rats ,topi caldi: solo un puro genio puo’ pensare un simile tito.
lndimenticabile. Anche quando, malatissimo, andai in Germania a sentire la sua ultima
composizione classica The yellow shark. M a, visto sul palco prima del
concerto, non me la sentii di andarlo a salutare e stare un po’ insieme dopo.
Era settembre. A dicembre mori’. E quanto fastidio provava l’amico Lou Reed per
lui e i Mothers of Inventinion visto che
pensava che la casa discografica che i suoi Velvet Underground avevano in
comune con loro, la Reprise, privileggiasse loro.Cosa assolutamente non vera.
Aveva visto lungo Frank, fiero anarchico senza saperlo, genitori, il padre era
di Partinico, cattolicissimi ma lui da sempre avverso a ogni chiesa e liturgia.
“We’re in it only for the money”. Siamo
qui solo per i soldi. Guardandoci indietro e al futuro come non dargli torto?
Solo che lui era li’, seppur avesse iniziato
giovanissimo a suonare le ruote di una bicicletta in tv, solo per il suo Rock.
La sua Musica. La sua Arte. Finisco, commosso, contento e felice, proprio come
finii quella mia prima recensione che
tanto scalpore fece allora nel mio ex posto di lavoro. E chissenefrega. “Grazie,
fottutissimo Frank” .
Oggi l’ex
macellaio di Birmingham John “Ozzy” Osbourne, cantante dei Black Sabbath e poi
solista superbo, compie 6 5 anni. Che
dire? Che l’uomo che si tatuo’ a 12 anni il suo soprannome su le dita della
mano sinistra e’ un mito vivente? O che e’ uno che, per dirla con lui, ”certe
gente fa certe cose e dopo due giorni muore, io le faccio da quaranta anni, quando
moriro’ lascero’ il mio corpo alla medicina”. 100 milioni di dischi venduti,
con i Black Sabbath e da solo, e una moglie agente, Sharon, fenomenale. Al suo
fianco, in tv nella celeberrima serie The Osbourne e anche come giudice amatissima di The X
Factor. Donna vera, figlia di un famoso agente dello spettacolo famoso, tra l’altro,
per aver fatto tenere per i piedi, fuori dalla finestra del suo ufficio, il
manager di Cream e Bee Gees Robert Stigwood. Quando il creatore e
responsabile del festival musicale statunitense Lollapalooza, il cantante
dei Jane’s Addiction e pidei Porno For Pyros Perry Farrell, rifiuto’Osborne al
festival lei organizzo il festival itinerante
di heavy metal, l’Ozzfest. Da allora successo strabiliante ovunque, con o senza
Ozzy. Col quale si e’ rimess, sono sposati dal 1982 e hanno tre figli, in
questi mesi. Perche’ lui ha smesso, per l’ennesima volta, di bere e drogarsi.
Donna decisa, Shaon: quando ha deciso, qualche mese fa, di lasciarlo ha venduto
tutte le auto. Lasciandolo a piedi. Donna domma ma John “Ozzy” Osbourne, cattolico
convinto e praticante nonostante i suoi innumerevoli pezzi inneggianti al
diavolo e al satanismo, musicista e uomo vero. A New York, all’inzio degli anni
’90, all’hotel Concorde Meridien corsi a inginocchiarmi davanti a lui. Critici
italiani, quelli che non conoscono un solo suo pezzo, inorriditi e schifati. Se
lo facessi adesso, signor Osbourne, dopo dovrebbe chiamare del personale
paramedico per rimettermi in piedi. Quindi niente. Ma sappia che resto, conquistato,
estasiato, prostrato ai suoi piedi. Lunga
vita, diavolo di un Ozzy.
Re-Italy
In Milan La Scala refused a concert by Francis Vincent
Zappa. Frank Zappa,who died today in ’93., in Los angeles. He was born in Baltimore the 21st December
1940.
Happy birthday to John “Ozzy” Osbourne, the Master of
Darkness. We salute you and still admire you after all those years. Great
man, great singer.
Italy and his goverment and the president of the Italian
Republic are very cross with mister Olly
Rehn. Because he has said that things in Italy aren’t going the right way. How
dare he? With 41% of Italians under 35 of age with no job and no perspective of
a job in the near future, how dare he criticizes Italy?
Ricordate, sara’
una risate che li seppellira’.
No comments:
Post a Comment