Wednesday 9 October 2013

the wicker man

Come promesso eccoci a The wicker man, un film culto de ’73 di Robin Hardy. Copie perse, ritrovata una sola, aggiunti 8 minuti che erano stati tagliti ed ecco a voi un signor film horror. Senza un filo di sangue, morti che camminano e masticano giugulari, sesso sfrenato, orge di cadaveri. Un horror magnifico. Della mente. Come i racconti di Montague Rhodes James e il dublinese Joseph Sheridan Le Fanu. O il racconto Il giro di vite di Henry James che, se non lo avete mai letto, vi consiglio di farlo al piu’ presto. Qualsiasi  cosa che troverete di Henry James vi purifichera’ del mondo, moderno e insulso.  E, gia’ che ci siete e siamo in tema di cultura, Il Maestro edito da Fazi Editore. Magnifico, superbo libro che Colm Toibin, un gande autore dellaletteratura irlandese contemporea,  ha scritto sul  James vecchio e su Firenze.   Non dico altro, spendeteli due euro e entrate in lbreria. In libreria. Non nei supermarket che spacciano per tali. In libreria. Dove troverete i librai, che vendono  e leggono libri. The wicker man, certo. Una storia tra cristianesimo a paganesimo girata in un’isola scozzese mozzafiato, protagonisti Edward Woodward, Christopher Lee, senza canini insanguinati, e una deliziosa ed appetitosa Britt Eklund, nuda quanto basta. E un Lindsay Kemp barista basettone non ancora  convolto nel suo teatro immaginifico. Un film che buca il cervello, se c’e’, e pone innumerievoli interrogativi sulla vita e la religione. Che dovrebbe essere visto dai religiosi. E dai laici militanti e ancora in grado di pensare, dubito ce ne siano ancora in giro. Saluto con tristezza  Giuliano “Ringo”  Gemma e il generale Giap. Gemma erculeo, Gemma  lre dei ladri accanto ad Angelica/Michele Mercier, Gemma del Deserto dei Tartari, Gemma con Allen, di sfuggita, in From Rome with love. Gemma, una persona seria. Che non si era montato la testa, lo sport nazionale.  E Giap, 102 anni, piccolo vietnamita, che prima caccio’ i francesi, a combattere per la Francia c’erano anche Alain Delon e Philippe Leroy, e poi bastono’ anche la “piu’grande potenza del mondo”, come amano scrivere i “grandi giornali italiani”, gli Stati Uniti d’America. C he , se non sapete prendete nota perche’ e’ Storia, l’ultima guerra vinta l’hanno vinta con Theodore Roosevelt contro la Spagna  nei primi anni del Novecento: la “liberazione di Cuba”.
Credo non lo abbiate letto, ci sono cose ben piu’ importanti di cui scrivere e me ne rendo conto, ma l’Italia del “belcanto”  oggi 9 settembre 2013 dovrebbe celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi a Busseto, Parma. Roba obsoleta, stantia, vecchia. La Storia della Musica. Storia? Musica?Ma di cosa stiamo parlando quando sono in tanti a chiedersi quale sara’ il futuro di Dudu’? E della “pitonessa”? Chiedo scusa, ma nelle redazioni ci sonpo redattori pagati appositamente  per inventare soprannomi risibili? Perche’ in Italia un grosso acquazzone diventa “Penelope” e il caldo asfissiante “Caronte”? Una grossa nevicata come verra’ battezzata?
Il  primo film arabo, mi dispiace dirlo, ma e’ un serio contendente alla corsa ll’Oscar. Mi dispiace per Paolo Sorrentino eToni Servillo  e La grande bellezza, film che ho amato e amo tanto, ma Wadjda, di Haifaa Al-Mansoor, prima donna regista dell’Arabia  Saudita, e’ un semplicissima gemma che lascia senza fiato, una fuggevole occhiata in e su un mondo, quello islamico, che ci ostiniamo a non voler conoscere o platealmente osteggiare salvo poi fare clamorose, divertissime, imbarazzanti,rocambolesche marce indietro come ‘ capitato adsso con il “gas siriano”. Un film che col la sua semplicita’ colpisce duro, un film che fa pensare,molto, che lascia interogativi, non un film stracult, solo una storia.

Domanda , che sorge spontanea sfogliando e vedendo quotidianamente i “grandi giornali italiani” che seguono ossessivamente le loro nude e rauche vicende: ma a voi di Myles Cyrus e Rihanna cosa vi importa? Onestamente? Profondamente? Seriamente? Sinceramente? Perche’ vengono continuamente chiamate cantanti e showgirls?  Accetto risposte. Intanto mi godo quello che ha detto su di loro Annie Lennox, cantante e donna vera, l’ho conosciuta e vista e parlato con lei tante volte, mi ha anche dedicato un cd scrivendomi di scrivere un libro. E non e’ detto che  non lo faccia sperando di riportare alla realta’ qualcuno. Solo uno mi basterebbe. Perche’ onestamente, che Belen Rodriguez sia sull’altalena in bikini e la sorella Cecilia faccia le prove di un’abito da sposa mini a Roma, la mia citta’ e la mia squadra, si dice “nun ce ne po’ frega’ de meno”. O me sbajo, rega’? 

1 comment:

  1. A mio parere la Cyrus, come la Spears anni prima, e come loro tante altre, per staccarsi dall'immagine disneyana con la quale hanno fatto carriera e milioni, utilizzano l'impatto sessuale (che piu' che porno sembra un erotismo acerbo e rozzo) per ampliare una base di fan, un bacino di pubblico/compratori che trattenga quelli accumulati durante gli anni a fare le attricette delle serie-tv per i programmi pre-adolescenti (ormai cresciuti, ed in piena esplosione ormonale), ed allo stesso tempo che riesca a catturare pubblico nuovo dai piu' grandi.
    Inoltre utilizzano la componente sessuale per celare il piu' possibile la pochezza musicale che esprimono.

    Ma in fondo non è poi colpa loro. Mi sembrano piu' o meno tutte intercambiabili, piu' o meno tutte le stesse canzoni, piu' o meno tutte le stesse mosse.
    Tutto quello che fanno-cantano-dicono-ballano-mostrano sta scritto in un copione di 10 pagine, infilato in una cartellina d'oro, che sta in un cassetto di platino, di una scrivania di ebano, di un produttore milionario che lavora per una società miliardaria.

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