E’ morto un mio
amico
Luo Reed. No, Lou
Reed. E’ morto. Oggi non me la sento di
scrivere e ricordare. L o faro’ nei giorni
prossimi, fidatevi. Oggi voglio ricordare l’amico e dirgli che ieri
sera, dopo la notizia datami tramite sms da Marinella Venegoni, ho visto un
film protagonista l’elegante investigatore Philo Vance, frutto della penna di
S.S.Van Dine, e poi ho letto, sul Sunday Times Magazine, un lungo articolo in cui la baronessa P. D. James,
93 anni, ha risolto un famoso caso giudiziario inglese. Il pezzo si intitola The
perfect murder e ha l’onore della copertina del settimanale. The perfect murder
e Perfect day. Non proprio. Anzi, assolutamente no . Almeno per noi che da oggi
siamo, grandi e piccoli, orfani. Tutti. Mi creda.
In moltissimi mi hanno chiesto di ricordarla, l’ho fatto anche alla
radio e sul sito del mio amico Roberto D’Agostino, ma basta cosi. Ricorda,
Roberto, quello che apriva le sue serate in discoteca con il suo Rock’n’roll e
quando glielo dissi lei non ci voleva credere. ”Lo ricorderemo cosi’, con la sua chitarra in
braccio e gli occhiali neri, a cantare Walk on the wild side. Come a dire
vieni dalla parte degli unici, fuori dalla massa” l’ha voluto ricordare cosi’, quando
suonava in un polveroso Circo Massimo,
il mio amico Luca Rosati. Che io mi ostino a chiamare Rocksati perche’
persevera nel voler suonare la chitarra. Luca e’ un poeta come lei mr.Reed, forse
lo sono anche io Certo un sognatore come lei e me. Abbiamo fatto un lungo
percorso insieme ma oggi mi faccia respirare unpo’. Dica ad, dica ad Andy e Doc
che il pezzo su di lei lo scrivero’ piano piano. Non si preoccupi. Promesa di
fan. Lo scrivero’quando si saranno seccate le lacrime. Addio, grande amico mio.
I Pearl Jam Ieri a
Baltimora l’hanno voluto ricordare cantando I’m waiting for my man. Grazie del
pensiero, Eddy, non doveva davvero disturbarsi. Meglio rabbrividre sentendo
Satellite of love cantata da Bono degli U2.
Sono stati momenti molto intensi per me, mr.Reed. Me li voglio tenere
stretti dentro per sempre. Almeno fino a quando non aspettero’ il mio uomo - il mio
grande amico Lou Reed - camminando sul lato violento della strada. Il lato dei
giusti
Ultimo saluto ad un grande pensatore della nostra epoca.
ReplyDeleteLuca
Ricordo con affetto un momento del concerto di Milano del 1989 (tour di New York).
ReplyDeleteVerso la fine mi sono trovato a fianco di uno stimato cronista che ha cantato, godendo visibilmente, tutta Sweet Jane.
Grazie Paolo, e grazie Lou.
il blob su lou andato il 1 gennaio
ReplyDeletehttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ca8218d5-29e3-4727-9e52-74d49cd8b70c.html#p=0
se ti va dagli un'occhiata. e grazie. per gli ultimi trent'anni, dico