Blue Jasmine e’
un gran bel film, Woody Allen e’ tornato ad essere un signor regista e Cate
Blanchett e’ un signora attrice. Io non conto niente pero’ vi dico che Blue
Jasmine e’, ripeto, un gran bel film.
Visto ieri e non sabato. Assai piu’
profondo di quanto possa sembrare. Perche’ mostra, tra battute sorrisi, la faccia piu’ sordida e terribile e
attualissima del capitalismo. Mi dispiace per gli zuzzurelloni e i critci
militanti, troppi davvero, ma questo e’ un signor film politico. No, non di
quelli che ti lasciano con l’amaro in bocca, la testa pensante e i testicoli
doloranti: assolutamente no. Le risate ci sono tutte, i personaggi anche –
Woody Allen ha sempre avuto grande occhio e sensibilita’ nel formare i cast e
questo e’ semplicemente straordinario – e anche la storia. E che storia. Certo,
viene presentato come il miglior Allen , ed e’ vero, pero, la critica alla
societa’ Usa e getta e’ durissima.
Potentissima. Violentissima. Ed e’ una
critica giusta e sacrosante, figlia di quell’”edonismo reaganiano” che aveva
individuato anni e anni fa Roberto. D’Agostino. In fondo centinaia di milioni e
milioni si e’ ridotti come l’ultima sceaa del film. Come non ridurcisi?
Leggendo, tenendosi informati - intendo informati seriamente e non solo sapere
delle nuove scarpe pazze di Carolina di Monaco, dei capelli, ora biondi, di Kim
Kardashian (chi era costei?) o dei tre Teleratti (chi sono costoro?) assegnati
a Barbara D’Urso - notizie che al
disoccupato, al cassintegrato, al pensionato, allo sfrattato, agli sfruttati e
ai disperati tutti, anche a quelli emigrati, non interessa minimamente e non
porta un’euro in tasca. Detto di Allen e
dell’algida Cate Blanchett oggi vorrei,
scusate ma qui si parla anche di libri,
dire due cose di Umberto Lenzi. E chi e’
Umberto Lenzi? Uno dei registi che ha fatto grande il cinemad i genere
italiano,amirato eriverito all’estero ma, ahime’, non nel Paese dove e’nato.
Roma a mano armata, La banda el Gobbo,
Milano odia: la polizia non puo’ sparere, Napoli vioenta, Il grande
attacco, Contro quattro bandiere,
Orgasmo, Paranoia, Sette orchidee macchiate di rosso sono solo alcuni dei titoli che lo hanno fatto
idolatrare da gente come Tim Burton, Quentin Tarantino e Jo Dante, per
intenderci, non stitici esteti tendenti al nudo e oltre. Bene, Lenzi aveva
pubblicato 5 romanzi giali e ora il
primo viene riproposto dalla collana del Giallo Mondadori ora diretta da
Maurizio Costanzo. Che, con la riproposizione di Lenzi, per me ha fatto davvero
lo Show. Delitto a Cenecitta’ si svolge a Roma nel ’40 protagonista l’ex commissario Bruno Astolfi , ora
investigatore privato con pochissime lire, epurato dalla polizia fascista
perche’ antifascista. La stessa storia, quasi, del commissario De Vincenzi,
indimenticabile in tv nei panni di Paolo Stoppa , con epilogo tragico perche’
l’autore, il giornalista Augusto De angelis, venne picchiato a morte dai
nazifascisti. Astolfi, epurato, non ha
perso il suo fiuto. Non dico altro se non che tra i protagonisti ci sono Ovaldo
Valenti e Luisa Ferida, fucilati nel ’45 dai Partigiani. il libro e’
estremamente documentato, gradevole ed intricato. Speriamo solo che Costanzo
continui nel suo Show e ripriponga anche Terrore ad Harlem, Morte al Cinevillaggio, Scalera di sangue e
Spiaggia a mano armata. Riguardo alle indagini
poliziesche durante gli anni del Fascismo, non quelle scritte durante il
regime, segnalo i libri della piemontese
Gianna Baltaro col suo commissario Martini, dandy dannunziano quasi - credo
pubbblichi per una casa editrice piemontese – che e’ arrivato a 15 avventure.
Poi non dimenticatevi dei primi tre libri, protagonista il commissario De
Luca, di Carlo Lucarelli ed editi da
Sellerio, la cui trasposizione televisiva, De Luca era interperato da
Alessandro Preziosi, non rese minimamente il pathos e la tensione della pagina
scritta. Per il resto come va? Ringalluzziti, eh, vecchi/ie e giovani
lupacchiotti/e? Avete passato una bella serata? Avete visto quelle cinque
stelle brillare lassu’ nel cielo sopra l’ Olimpico? Che bella giornata oggi,
anche se qui e’ grigio. Bellissima. Meravigliosa. Stupenda. Superba. Unica
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