Il grande giorno,
cosi’ sembra viste le recensioni unanimi, si avvvicna. Domani all’IFI, Irish
Film Institute, Blue Jasmine di Woody Allen con Cate Blanchett, la faccia bella
dell’Australia. . No, no, no, non From Rome with love. Assolutamente. Solo Pene
lope Cruz. Sono contento che La grande bellezza corra per l’Oscar, e che Marco
Giusti abbia concordato con me che e’ un film estremamente bello. Felliniano? E
da qundo in qua fellliniano e’ un’insulto, eh? E sarei oltremodo felice che
Antonio “Toni” Servillo, beneventano se
non erro, si portasse a casa l’Oscar come miglior interprete. Per mostrare agli
“attori americani”, e non solo a quelli,
cosa vuol dire la recitazione. Per mostrare l’altra faccia del’Italia, quella
che non piega la testa. Mi scuso con i colleghi Elisabetta Malvagna e Andrea
Scarpa che hanno scritto cose molto belle riguardo al sottoscritto ma, lo sanno
perche’ abbiamo lavorato spessissimo insieme,
Paolo Zaccagnini e il computer
non sono Fred Astaire & Ginger Rogers e quindi i commenti e i saluti
che volevo scambiare con loro non li scambio
e li saluto. Insieme alla mia piccola, saggia guida, Patrizietta, la Potente
Puffa, che mi dici che mi ha mandato un commmento ma io non l’ho ricevuto. Comunque,
credo, qualche risposta la devo pure
aver data, o almeno cosi’ dicono i comandi.
Avviso ai lettori, fulmineo: Police, il nuovo libro poliziesco di Jo Nesbo, e’
folgorante, forse uno dei suoi libri migliori. Visto anche il precedente volume
lo aveva visto morto. Quasi. Come potrete leggere in Police. E non dico altro.
Mi dicono che devo scrivere poco, voi cosa ne dite? Fatemelo sapere, ho sempre
dato retta al giudizio dei lettori. Anche quando si facevano violenti. Molto. A
tal proposito vi lascio con un’episodio, uno solo. Concerto dei Queen
riformati, senza il defunto Freddy Mercury e il bassista John Deacon che non ha
mai voluto prender parte a certe lugubri baggianate dopo la tragica dipartita di Frederick Bulshara.
Concerto infamante, orribile, terribile, con il sostituto di Mercury - Paul
Rodgers, ex cantante dei Free e dei Badfinger
nonche’ compagno e sodale di pub e di freccette di May – che vestito tutto di cuio
nero vista la stazza sembra un suino in
lutto. Qui non faccio paragoni scenici e vocali. Grandissimo trionfo. Non per
me. Maciullo e massacro, sbudello e squarto. Scrivendo che con quel nome i
Queen dovevano fare la fine della regina Maria Antonietta, cioe’ ghigliottinati.
Al che mimi ritrovo in redazione, arrivata
visto l’aspetta nozzafiato, due grndi occhi azzurri e una mise estiva che lasciava poco all’immaginazione,
una stupenda ragazza bruna, con amica gigantesca e carina al suo fianco, che prima
mi insulta pesantemente pi mi tira addosso di tutto. Scanso e scappo ma lei
cerca di prendermi a sediate e altro. Perche’? Lesa Queen-esta’. Perdo il mio
tempo a cercar di calmarla in una redazione sottospra , soprattutto lei ma anche
il simpatico mastodonte amica sua, intavoliamo un’animata discussione, che si
fa sempre meno animata e lunga. Risultato? Lavorava, con l’amica, in un negozio
di scarpe da donna a via del Corso, mi disse che se volevo potevo mandare
qualche amica a comprare da loro che le avrebbero fatto un grandissimo sconto.
Cosa puntuamente avvenuta. Di parola. Tostissime, soprattutto la bellissima, ma
di parola. A domani, speriamo
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