Thursday 5 September 2013

Che risposta, amici miei. E come avete ragione circa gli errori. Voluti. Perche’ dovete sapere, e tenere bene in mente, che durante tutti i miei anni passati a scrivere ho sempre dovuto combattere con chi mi rimbrottava per i miei errori di battitura. Ripeto, di battitura. Mi chiamo Paolo Zaccagnini, non Paolo Zaccaagnini. Lo so. Perche’ sono arrivato a scrivere 9 articoli al giorno con 9 pseudonimi diversi. Due ve li ricordetere senz’altro. Philip Parker e David Murphy. Il primo viene da Philip, Marlowe personaggio di Samuel Dashiall Hammett, e Parker, il personaggio di Lawrence Bloch quando scriveva come Richard Stark, e il secondo da Henry David Thoreau, lo scrittore anarchico statunitense che ha cambiato la mia vita, Murphy, piu’ semplicemente il cognome della famiglia dii mia moglie. E, strano a dirsi, oggi anche ottimo giornalista economico, preciso e secco come deve essere un Giornalista, del notiziario televisivo delle 21 perche’ qui in Irlanda  ci sono quelle solo di notizie e non la “plularita’ d’informazione italiana”. David Murphy, al quale un giorno mi sono presentato a Rathfarnham, Dublino e’ fatta di villaggi conglobati insieme, e mi sono complimetato con lui poco prima che facesse un servizio giornalistico. Bravo. E anche simpatico.  Lasciatemi ringraziare il mio amico Roberto che mi ha spinto al grande passo, compiuto anche perche’ mi sbellicavo dalla risate leggendo i pezzi da Venezia di Marco Giusti che giustizia con ironia e sapienza l’italica critica, la sempre vigile Patrizia, Patrizietta  da  Civitavecchia, la Puffa, e la sua Sally, Jack Russell da sposare, che sfila in passerella, mia cugina Alessia, come tutta la sua famiglia laziale sfegatata che spero convolera’ a giustissime nozze con un lupacchotto, il biblioteracio Francesco sempre pronto a consigliare miglioramenti anche se sa che ha davanti l’assoluto nulla. Parafraso Tacito, “hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato storia”, e dico e scrivo “hanno fatto un blog e lo scrive Zaccagnini”. Z, l’orgia al podere, battuta antidiluviana ma sempre buona per uno che un cognome che comincia con la lettera z. Meno male che ho lavorato con tanti premi Nobel . Maria Rita Pinci,  mia prima corrispondente quando ero giovane e scapigliato  capo delle pagine di Fosinone&Provincia Romana nel mio ex posto di lavoro, She Who Can Everything, Daniela “Baba” che ha coniato l’espressione “sapere lavico”, la trovo folgorante, e tanti altri ancora, a comiciare da Lorenzo Fiocco da Campoligure, per me sempre Lorenzino e io per lui sempre “u figgetto du Zaccagniin” , che conosco da quando avevo tre anni in quel di Arenzano, Genova, dove sgambettavo sulla spiaggia d’estate con cappellino da alpino e scarpette da montagna e santa Orlandina, mi madre Dina, me lo permetteva fulminando con lo sguardo chi si azzardava a vedere con umorismo il suo amato figlio, gia’ allora cocciuto e “hors du tropeau”, fuori dal gruppo, come recitava la testata di un giornale anarchico francese degli inizi del secolo passato.Sempre fuori dal gruppo anche quando mi si gridava l’orrido mantra “macchettefregamalllasciasta’matiraacampa’” Io scrivo e scrivo - devo ringraziare Paola, Federica, la risposta italiana alle gemelle Kessler, e Gianluca per la cassa di pesto, Il pesto di Pra’, chi mi hanno mandato per il mio compleanno – ma quanto scrivo vedra’ mai la luce? Boh. Allora comincio con i consigli, i conigli li lascio ad altri. Avevo in mente di fare un blog che parlasse di cinema, libri, musica e varia inumanita’, per me, ma oggi, secondo blogiorno, mi limito ai primi due. Spendo una parola, lei sa perche' e me ne scuso, per la mia amica napoleana Diana Lama, cardiologa come il marito Domenicao nonche' superba autrice di romanzi e racconti polizieschi, amica mia e persona  seria e squisita.  Scrive acconti strepitosi ( uno lo ha pubblicato l’Ellery Queen Magazine quindi, come dice il mio amico Eros Ramazzotti, “’a Zacca, mica stamo a pettina’ ‘e bambole”) e libri altrettanto belli mi permetto di dire che il suo L’anatonista  e’ ottimo, sa di quello che scrive e non va in tv a parlare e pontificare. Quando non si occupa, professionalmete, di cuore si occupa di scrivere.E allora i cuori li spacca. Come, non me ne vorra’ Diana dagli occhi di mare, il professor Giorgio Todde, oftalmologo supremo in quel di Cagliari, e il docente universitario palermitano Santo Piazzese. Leggeteveli e ditemi  cosa ne pensate/rete. Uno spero pubblichi ancora per Frassinelli, l’altro per la mia casa editrice favorita  da sempre, Sellerio. Che , grazie a Elvira e Antonio, ha pubblicato due libri consigliati da sottoscritto. La figlia del tempo di Josephine Tey, scrittrice contemporaea di Agatha Christie  eNgajo  Marsh e Doroghy L. Sayers, funestato da un refuso tipografico storico nella mia postfazione, e tutti quelli di Colin Dexter protagonista l’ispettore Morse. L’ultima puntata delle sue avvventure televisive, mi dispiace tanto per reality-shows e affini, vanta il maggior numero di spettatori totelizzato da un programma televisivo inglese, 18 milioni di spettatori. Dite la verita’ morite dalla voglia di saper e di quale refuso parlo? E non fatto da me ma da un’anonimo tipografo panormita? Chiudevo la postfazione ricordando che avevo trovato il fantastico libretto al Dandelion Market , ora un delizioso fish&chips shop, nell’”amata Dublino”, ripeto,” amata Dublino”. Ancora scorreva tanto sangue in Irlanda per i Troubles, gli scontri religiosi sanguinosi in Irlanda del Nord, ancora si piangeva disperati per l’incredibile violenza settaria e usci’ quindi... “armata Dublino”.Aggiungo altro? Volevo farvi sbavare un po’ con la vecchia tv - statunitense, inglese e francese - e il cinema d’annata ma i dvd chiamano, io di tecnologia so pochissimo o nulla quindi le lunghe chiacchiere le lasceremo a piu’ in la’. Ricordatevi soltanto King of the Wild,  Drums of Fu Manchu, The Phantom, Jungle queen, The Green Hornet strikes again e Buck Rogers, ne sentirete riparlare. E Jo con Jean Reno, uno dei miei attori preferiti, figlio di repubbliani antifrancisti spagnoli nato in Francia. Ora dvd, amici miei e lettori immaginari, saluti dall’assolata Dublino, Z
Dovrei scrivere dall’”assolta Dublino,” Puffide?

Se voleste leggere i necrologi di Elmore Leonard, Giancarlo Bornigia e Seamus Heaney che mi ha chiesto di scrivere Roberto, D’Agostino, andate su Dagospia. E leggetevelo bene bene. Tutto il sito. Il Giornalismo. Thank you
Oggi, e ieri che ho scritto quello che state leggendo, chi mi conosce sa che sto vivendo una crisi epocale, che in passato si limitava a bestemmie, pessime parole e rotture di tastiere e computer quindi no me ne vogliate se ci mettero' molto a ingranare. Molto molto. Comunque ringrazio, in ordine sparso, Maria Rosaria, Michela, Elisabetta, Alberto, Saverio, Alfredo e quantaltri hanno avuto apprezzamenti. I ringraziamenti io invece li devo a Roberto che, a terzino vecchio stampo, mi ha picchiato per anni alle caviglie e alla fine mi ha riportato a scrivere, che e' la mia vita. Da 14 anni malata, e non capita, ma e' la mia vita. Il ragionier D'Agostino alla fine l'ha avuta vinta sul ragionier Zaccagnini. E bravo. 
Vedete il problema, insormontabile e incompresibile, con la tecnologia per uno come me che viene Da Cro Magnon e Neanderthal e' che sono sa quando cominciare e quando e come finire quindi va avanti, avanti, avanti...Che era anche la testata nella quale esordii facendo piccolissime recensioni. Ho tanti ricordi legati ai nomi che ho appena menzionato, e anche ricordi, belli e tristissimi, con quella scheggia futuribile che e' mia cugina Alessia. Ma tutti, tutto il mondo e le galassie, la mia famiglia, sono dei portenti planetari tecnologicamente parlando. Basta vedere e sentire l'espresione e gli sguardi che fa e che mi lancia mia figlia Nora quando azzardo domande minimamente tecnologiche Si sono rifatti della mia drammatica improntitudine e nequizie. Chiudo, ci provo, con una lieta, lietissima novella: il bassista, inglese di nascita e irlandese d'adozione, Adam Clayton a 53 anni si e' sposato, fotografo d'eccezione Dave Evans, che voi conoscete come The Edge. Matrimonio vero, civile, 18 persone  a casa Clayton, a Rathfarham, per celebrare il lieto eventi, genitori di lei, brasiliana molto bella e forse in dolce attesa, presenti e raggianti. Ecco, un gran musicista, una grandissima persona., perche' loro quattro,gli U2, sono prima di tutto persone specchiate, squisite e vere, che e' normale, che ragiona, non si e' montato la testa, non sproloquio, non starnazza, non pontifica. Non twittta e credo che non abbia anche la pagina Facebook, ben lontano dagli antisocial networks che hanno intasato centinaia di milioni di vite portando con loro solo solitudine. Solitudine, tecnologica, ma solitudine. Per creare questo blog venni convinto a entrare in Facebook, che h una pagina a mio nome ma con la quale non c'entro affattto. 15o richieste d'amicizia in unsolo giorno.Sono stato inFacebook da maftedi' pomeriggio a giovedi' pomeriggio, io gli amci me li scelgo, con Roberto e Renato siamo amici da ragazzi. E quanto ci siamo divertiti.Ora vi lascio, finisco di vedere la prima serie di The bridge, coproduzione danese/svedese/tedesca superlativa anche se qui gia' si favoleggia, grazie alla recitazione di Luca Zingaretti e ai posti insuperabili in cui viene girata,  de Il giovane Montalbano, che non vede il romanista Zingaretti protagonista. La Bbc lo manda in onda il sabato sera, come i polizieschi nordeuropei, quindi credo valga la pena vederselo e goderselo. Prima, domani sera, tifo sfegatato per l'Irlanda di Giuanin contro la Svezia per le qualificazioni mondiali. Siamo messi male, molto male, ma abbiamo Trapattoni. Come recitava una maglietta messa in vendita prima degli Europei dello scorso anno, In Trap we trust. In God magari no ma Trap e' Trap. Leggete, diffondete, scrivete. Arrabbiatevi. Vi voglio bene, a qualcuna piu' di altri, Z

2 comments:

  1. Quanto mi manchi Pa'!!!!!. Gente: propongo un Oscar a Zac per il post più appassionato avventuroso intrepido e succoso mai scritto finora.

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  2. Daje ZZ, sempre al Top! Un abbraccio forte.

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